Poesie vincitrici Cultura on the Web
La premiazione di " Cultura on the Web " ha destato interesse e consensi, a giudicare dai commenti, messaggi,email e telefonate personali che ho ricevuto in questi giorni .. anche alcuni blog e siti specializzati, hanno riportato qualche news al proposito .. la Voce di Mantova ha pubblicato un bell'articolo e sto aspettando quello ( in ritardo ) dell' Eco di Beregamo, per pubblicarli nella fotogallery relativa al concorso, che si può cliccare nel post precedente ..
.. oggi pubblico le poesie che si sono aggiudicate i primi premi e più avanti ne pubblicherò altre.
Altre Terre - per Ildiko Varga
e poi, all’alba, dopo le paure
della notte e la corsa in auto
nel nero pettine di foglie
disteso davanti all’aeroporto,
trovarmi nell’azzurro
di Sf. Nicolae Domnesc.
Fu come essere a casa,
in un’altra stagione.
“Altre terre, altri spazi”,
dicesti, “non questi
che pencolano sul crinale
della Bojdeuca Ion Creangǎ
come cani da guardia abbandonati”.
Iaşi era lontana, sospesa
come un nido vuoto sull’abisso.
Lungo il corso del fiume
moriva il giorno nel tuo sguardo.
Nell’aria spenta della sera
era rimasto l’odore di basilico
nel giardino dei tre Gerarchi
come una speranza da salvare.
Ci ritrovammo al mattino
come nuovi
nella galleria dei passi perduti
con i tuoi occhi sperduti di tristezza.
Gerardo Pedicini - Napoli
Se vedi il bosco che dirada
Se vedi il bosco intorno che dirada
Come se mano invisibile svellesse
Ad una ad una le piante amiche,
Or le più annose dalle cortecce arse
Che già nel sole tardano il respiro
Or quelle che ancora deboli virgulti
Per talia o seme gemono alle culle
O godono l’erba verde dei ristori
E tu resti un apolide che nessuno
Più riconosce
Non ti domandi mai
Ché resti a fare, insieme a pochi,
Là sulla collina se molto del tuo vìvere
È andato con gli altri oltre l’orizzonte?
Tu li corteggi coi tuoi versi innocui
Per rallegrarli: ma i rami esausti
Già sciolgono le foglie e le radure
Più non risuonano dei loro canti.
Chi ti ascolta
ha già la febbre in cuore
E invano cerca tracce di profumi
Sulle parole che s’è rubato il vento.
Gino Zanette - Godega di S. Urbano - Treviso
Pelle d' Ebano
Bimbo che corri tra arse terre
che nelle tue mani ancor condensi il paradiso
mentre gli occhi tradiscono il tuo cuore
fuggi dagl'inferi saltando il deserto
e afferra la mano che ora ti porgo
Bimbo che di bimbo hai solo l'aspetto
tra ferocia e malvagio sei cresciuto più in fretta
con lo sguardo smarrito m'osservi in silenzio
annientando l'essenza che ho dentro
Con le braccia allungate e le mani tremanti
cerchi ancor quel pezzetto di cielo sereno
ch'è rimasto tra le nuvole nere di fumo
E’ la fame d'amore e carezze
più del pezzo di pane
che attendi a riempire quel vuoto
tu pelle d'ebano e fango scolpito
con quel viso che parla in silenzio
raccontandomi mille lamenti
misti a sogni che come gazzelle
son rincorsi fin sopra le stelle
Non conosci la pace e il sereno
tu pelle nuda color della terra
che trasuda di guerra e terrore
irrorando ai miei sensi dolore
che incapace mi piego in ginocchio
e riunendo le mani in preghiera
degli uomini di tutta la terra
al Divino io chiedo il perdono
Rosa Leone - Gottolengo - Brescia
Versi
Rubaci sonno la voglia
di essere,
saremo lungamente poesia
Davide Squassabia - Mantova
Complimenti ai poeti e a proposito delle poesie che non si sono classificate tra le prime 10, ho selezionato tra di esse, alcune tra le più belle che presto o tardi, saranno pubblicate qui su Palestra delle Idee.
Paolo
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