Sharm El Sheikh - Desert Rose
Ultima cartolina dall'Egitto ... ultime riflessioni, i saluti agli amici e poi preparare tutto per la partenza ... Rivedo Adly, il proprietario del Pacha che è sempre un grande amico ; mi invita come al solito al suo tavolo esclusivo, con lui c'è Sandro - sandro@sharmevents.com - , il suo collaboratore siciliano, sempre affabile e solerte nel mettermi a mio agio: tutti gli vogliono bene per il suo carattere solare. Trascorro un paio d'ore con ottima musica ed altri amici e siccome il locale è prevalentemente all'aperto, non ho i polmoni affumicati dal fumo.
Al pomeriggio ero stato invitato da mr. Wael A. Kader - md@windbeach-sharm.com - , Managing Director del Wind Beach , una spiaggia privata a Na'ama Bay , per un lunch esclusivo ad inviti e ci sono andato con i miei libri che sono stati accolti con interesse anche se ho dovuto sudare 7 camice, dovendo parlare in inglese per circa mezz' ora agli invitati, tra i quali non c'era neppure un italiano ... la poesia e le nostre radici culturali hanno comunque fatto presa e " Cultura on the Road " è diventata " Cultura on the Beach " e poi tra cocktails, buona musica e buone cibarie, c'è stata l'occasione di dialogare direttamente con qualcuno interessato ad un interscambio più approfondito; si trattava in ogni caso di gente di un certo prestigio e di alto livello culturale, in quanto il Wind Beach Club è una spiaggia molto in voga e rinomata.
Pur non conoscendo l'italiano, c'è stato anche chi ha comprato alcune copie dei miei libri con dedica ... alcuni da regalare ed altri da tenere come ricordo da far vedere agli amici ed anche come presupposto e stimolo per conoscere meglio la nostra lingua ; gli italiani infatti sono nei posti chiave del management e senza di noi, Sharm sarebbe insipida, inefficente e disorganizzata. Inoltre noi giornalisti siamo particolarmente ambiti e corteggiati in quanto sanno che c'è ancora il timore di attentati e ci tengono affinchè si possa dare di Sharm una buona immagine. A tal proposito sono andato all' Hotel Ghazala Gardens che fu devastato da un auto bomba nel Luglio del 2005. Lì vi ho letto alcune poesie in segno di pace e fratellanza :
la Poesia contro la ferocia grazie al mio amico Karim -mailto:-Karim@redsearealestatesharm.com -
che canta lì tutte le sere dalle 21 alle 23 e che mi ha invitato per vedere e raccontare come è rinato l'albergo - bellissimo, in stile moresco - , e brindare insieme, alla voglia di superare il dolore e la tragedia.
Sono andato pure in segno di pace, davanti alla moschea col mio libro " Eterna Calamita " quella notte e mi son fatto fotografare da Hassan un taxista musulmano non integralista che crede come me che siamo tutti fratelli e figli di un unico Dio ...
Ho trascorso dei bei giorni, molti dei quali mi hanno visto impegnato quasi dalla mattina alla sera per i vari appuntamenti ed altri invece sono stati più rilassanti ... ma sempre attento a cercare nuove opportunità di arricchimento reciproco ... spesso in giro col portatile e la macchina fotografica ... Ho cercato di farvi un reportage che non fosse solo cronaca giornalistica e che avesse spunti di riflessone e testimonianza; cercando di documentare ove possibile, quello che Vi andavo raccontando con fotografie, link ed inidirizzi di posta elettronica ; spero di avervi tenuto buona compagnia con queste mie cartoline dall' Egitto ... Ora vi lascio con la seconda parte della poesia del mio amico Ahmed - ahmedhassanm@yahoo.com - ; so che Vi è piaciuta e molti di Voi la stanno aspettando; più avanti pubblicherò una foto gallery con altre belle immagini del Mar Rosso, del Cairo, delle Piramidi ecc. A presto con le ultime sul concorso di poesia " Cultura on the Web " .
Paolo
Desert Rose ( part II )
... I get closer to her ... told her ...
I'm gonna leave you
she touched me ... whispered me , saying me either
you've been alone, so long ago and so far away
and I've been waiting here, standing over there,
just waiting the day
and so the story goes
with the desert rose.
Ahmed H. Abdullah
Rosa del Deserto ( parte II )
... le stetti vicino ... le dissi ... che non la stavo lasciando
lei mi toccò ... mi sussurrò dicendomi pure
che non sarei stato solo.
Così tanto tempo fa e così lontano
restai là aspettando e restando lì,
proprio aspettando il giorno
e così la storia va
con la Rosa del Deserto.
Ahmed H. Abdullah
p.s. ho cercato di tradurla in base alla mia conoscenza della lingua inglese, in base a come me l'ha spiegata lui che l'ha pensata in arabo e scritta in inglese e secondo un mio adattamento letterario; ma aspetto i Vs eventuali suggerimenti o traduzioni.
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