Palestra delle Idee

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30.1.09

Cesare Battisti terrorista italiano vergogna brasiliana

L'assassino e terrorista mai pentito Cesare Battisti, se la spassa tranquillo ed all'apparenza beato in Brasile, alla faccia delle famiglie delle vittime che ha massacrato durante la sua nefanda e bastarda carriera di eversivo nemico dello Stato e del buon senso .. dal carcere ove si trova, sta assaporando l'idea di poterla fare franca una volta di più, grazie all'asilo politico che gli è stato malauguratamente concesso dal presidente Lula.

Sorride beffardo e sprezzante ai flash e appena intravede da lontano una telecamera, sfodera la spavalda faccia di bronzo tipica di coloro i quali hanno la coscenza pelosa, senza un minimo di dignità .. cinico freddo calcolatore che ha incarnato la rossa crudeltà ideologica stroncando le vite di degne persone innocenti, per insanguinare l' Italia degli anni di piombo.

Questo essere che non oso definire, che emana una infame, lurida e vomitevole, puzza mefitica di zolfo satanico, ci sta facendo fare in tutto il mondo, la figura di una nazione con la N minuscola .. ci fa vergognare e diventare come le ridicole bandierine vermiglie, vessillo spelacchiato dell' impero del gelo delle coscenze e dell'odio verso la democrazia, ben raccontato dal Premio Nobel Aleksander Solzhenitsyn, nel capolavoro
" Arcipelago Gulag " .

Assistiamo alla penosa messa in scena del mondo rovesciato, col colpevole che se la ride e i famigliari degli assassinati, tra cui Alberto Torreggiani, costretto a vita sulla sedia a rotelle nell'agguato mortale del proprio padre, morto sotto i suoi occhi .. indignati all'inverosimile di fronte all'arroganza di questo rapinatore da quattro soldi, che aveva iniziato la sua carriera da criminale comune poi cresciuto su strade desinate ad incrociarsi al bivio della morte .. la scia di sangue che lascia dietro di se, parte dal 6 Giugno 1978 quando a Udine strappa alla Vita,il maresciallo capo Santoro .. suo figlio Alessandro Santoro, allora bambino e oggi uomo, ricorda il dolore di una vita segnata senza pietà .. l'ultima vittima immolata al moloc comunista da questo alfiere mortifero che era ed è tutt'ora la cattiva coscenza degli intellettuali francesi che lo hanno difeso, è Andrea Campagna, agente della Digos, crivellato di colpi il 19 Aprile del 1979, a Milano in via Modica.

L'eversivo Battisti, beneficia di una sinistra in cerca di rivalse,che ha il culto del suo passato in un Brasile che sta diventando un covo tropicale per tutti gli assassini politici del pianeta .. una sinistra anoressica e in affanno che in Francia lo aveva coccolato colpevolmente.

E' l'ultimo di un lungo corteo di rifugiati, randagi bavosi, rognosi e pidocchiosi parassiti sociali che giunti ormai al capolinea, cercano disperatamente un ultimo scoglio su cui aggrapparsi. La sigla smunta e consunta che baldanzosamente rappresntava quegli pseudo terroristi cialtroni e sgangherati, capeggiati da lui : " p.a.c. " ( proletari armati comunisti ) oggi nessuno la ricorda più ; insieme alla sua boria .. è stata sbugiardata dalla storia !

Ma il dolore, la sofferenza che ha causato, restano. Purtroppo.

E che dire della magra figura che sta facendo un altro presuntuoso esponente della cosidetta intellighenzia combattente .. Renato Curcio fondatore delle Brigate Rosse che ha recentemente chiesto la pensione all' Inps .. un nemico giurato dello Stato, che arrivato alla frutta, mendica un riconoscimento pensionistico per gli anni che ha lavorato in galera ..

Questa sera il mio amico e collega Toni Capuozzo, durante la puntata di Terra, l'autorevole rubrica settimanale in onda su Canale 5, una volta di più ha saputo dare una lezione di grande giornalismo ed umanità, raccontando fatti e situazioni, con grande professionalità e profondo rispetto del dolore.

Si è parlato di Cesare Battisti e ne è emerso uno squallido spaccato di ruderi sociali ed umani .. interviste e reportage, raccontati dalla sterminata spiaggia di Rio de Janeiro, hanno portato a galla tutta la tragedia degli errori di un periodo tra i più miseri della nostra storia : quando l'uomo si erge a giudice e carnefice di altri uomini .. quando sbatte in faccia al Creatore della Vita, la porta del suo orgoglio, a scapito della giustizia che illuminata e addolcita dalla Misericordia, potrebbe tinteggiare i nostri orizzonti con arcobaleni d'Amore e gioia .. e pensare che basterebbe guardare il mondo con gli occhi di un bambino .. e chissà che non ci sorrida quel Bambino.

Paolo

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2.1.09

Buon 2009 da Patrizia de Blanck

La contessa Patrizia de Blanck augura agli affezionati di questo Blog, un 2009 ricco di serenità e prosperità. In occasione di una visita nella capitale, per contatti di lavoro e per promuovere le attività missionarie di Oasi 7, ho incontrato la contessa in un elegante ed esclusivo bar della capitale l'ultimo dell'anno .. per l'occasione ho gustato la comodità del nuovo treno ad alta velocità la Freccia Rossa che è proprio un gioiello di tecnologia e comfort; da Milano a Roma in meno di 4 ore ..

Patrizia ci omaggia con i suoi personalissimi auguri e mi da il permesso di pubblicare le foto insieme al suo saluto alla mia amata città natale tramite la Voce di Mantova (vedi foto a sx ediz. del 2 Gennaio u.s.) il quotidiano indipendente con cui collaboro da anni.
Ai suoi auguri associo di tutto cuore anche i miei con l'auspicio che la Luce dell' Epifania del Cristo, possa illuminare d' Amore le vostre anime.


La nobildonna è particolarmente affezzionata a Mantova che considera una delle migliori città artistiche dello Stivale ed anche perchè la madre, la contessa Lloyd Dario de Blanck, fu corteggiata da Tazio Nuvolari, come raccontato nel suo libro: " A letto con il diavolo " recentemente dato alle stampe per i tipi di Armando Curcio editore.

Ricorda in particolare il Teatro Bibiena, nostro gioiello cittadino che la vide madrina alcuni anni fa ad una mia iniziativa editoriale free press presentata dall'inossidabile Mino Rizzotti, Microfono d' Oro alla Carriera, che per l'occasione venne accompagnato da alcune modelle del suo staff - Edy Scaini e Ilaria Spanu - in abito d'epoca dei Gonzaga.

Nella sua prima autobiografia ufficiale, vergata in collaborazione con la giornalista e scrittrice Matilde Amorosi, la de Blanck si racconta, con dovizia di particolari e fotografie, identificando con il diavolo che provocatoriamente ha inserito nel titolo, tutte le situazioni avverse che si è ritrovata ad affrontare e che, a suo dire, ha sempre sconfitto grazie ad una invidiabile tenacia e fiducia nella Vita; ha dedicato il libro a tutte le donne che non hanno ancora avuto il coraggio di essere libere ed inidpendenti ma che sono ancora in tempo per farlo.

Ho letto il libro tutto d'un fiato ed ho apprezzato oltre alla dedica particolare che mi ha fatto, la capacità descrittiva ed evocativa che traspare tra le righe e coinvolge positivamente la sfera emotiva .. è un libro sincero e vero; mai banale o scontato. L'autrice s'è messa davanti allo specchio della sua anima ed ha avuto il merito e la capicità di raccontarsi senza sconti .. rivela episodi segreti della storia della sua eccezionale dinastia, scostando veli antichi che ci ricordano episodi che riguardano protagonisti autorevoli di alcune delle fasi più travagliate della storia del nostro paese .. ne esce il ritratto credibile e verosimile di una donna forte che non è mai fuggita di fronte alle sfide della Vita e che ha tanto amato .. pure lei come me, non ha certezze assolute sulla vera identità del padre e anch'essa non disdegna la fede pur essendo ben salda " coi piedi per terra " , per usare un eufemismo. Appena avrò il tempo di rileggerlo meglio, farò una recensione dettagliata del volume in questione.

Sono molto grato a Patrizia che in tutti questi anni non mi ha mai fatto mancare il suo affetto e la sua stima, tanto da vergare la prefazione al mio libro di poesie " Infinita Sinfonia " , dopo che già mi aveva onorato facendone un'altra a " Eterna Calamita ", la mia prima silloge in libreria, per i tipi di Sometti Editore.

Paolo

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