Palestra delle Idee

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23.2.09

Creazione Materia Percezione Suggestione

Arte .. idee, pensiero .. musica, gioia, festa .. fede, religione ideologia .. etica e politica : impegno sociale e scelte di vita. Una parola su tutte mi fa riflettere e meditare a lungo .. in tanti anni di monitoraggio sullo scibile umano e attenzione all'Avventura che ci ha condotto da Adamo al Robot, passando attraverso il mistero della Sindone, mi ha sempre interrogato e a volte messo in crisi : " uomo " .

La Creazione non può prescindere dalla materia e Dio l'ha usata per fare l'uomo il cui nome deriva dal termine latino humus .. terra per l'appunto. Nei giorni scorsi mi sono recato a Milano in Regione Lombardia per incontrare l'Assessore alla Cultura Massimo Zanello nell'ambito della promozione della Festa sui Prati di Oasi 7, nel cui contesto ci sarà la premiazione della edizione del mio Concorso Nazionale di Poesia Online " Cultura on the Web " ..

.. poi nel tardo pomeriggio, espletati altri impegni, sono stato invitato da Paola Zan , ( un' amica creativa con la quale ho in ballo una sorta di frizzante e stimolante collaborazione artistica ), al vernissage di una bella mostra : " Materia dalla Percezione alla Suggestione " in Via Trezzo d' Adda 3 Fotogallery

.. c'erano esposte creazioni ed opere di artisti talentuosi ed alternativi: Nicola Delvigo, Nicola Evangelisti, Giovanni Mattio, Fabio Presti, Nicola Tognoli, Alessandro Veneziani con un gustoso allestimento targato Elena Vezzoli e Alessandro Veneziani di It's My Place - mailto:e.vezzoli@itsmyplace.itlace.it , un elegante spazio espositivo polivalente gestito in sinergia con Macchina Creativa - info@macchinacreativa.com

Ma che significato può avere al giorno d’oggi proporre una mostra che ha come tema la materia? Viviamo in una società la cui strada è segnata in direzione di una virtualità diffusa, ove siamo continuamente sottoposti a stimoli percettivi provenienti da impulsi extramaterici; tutto diventa sempre più impalpabile e persino i rapporti umani vengono oggi integrati, se non addirittura sostituiti, da esperienze virtuali, come quelle proposte dai siti di social network.

Certamente l’avanzata della tecno arte, ha ampliato in modo esponenziale le possibilità espressive e condividendo strumenti e canali con le più attuali forme di comunicazione, può apparire accattivante e, per certi versi, più vicina al quotidiano rispetto alle forme tradizionali. Ma la realtà offerta da queste forme altro non è che un’illusione, una convenzione alla quale tacitamente ci si prostra e che svanisce nel momento in cui si cerca e conseguentemente si mette in atto, un approccio fisico e reale.

Questo percorso si propone di mostrare come la materia, quella concreta, tangibile, estratta dal contesto quotidiano, viva pienamente della propria fisicità e offra ai lavori caratteristiche vitali che suggeriscono un approccio percettivo, legato ad impulsi tattili; alla bidimensionalità classica si sostituisce un accenno di spessore, fisica presenza che colloca la materia a metà strada tra l’essere semplice strumento di lavoro oppure soggetto stesso della composizione. E’ così che carta, stoffa, metalli, creta, colori e altri materiali assumono dei lineamenti nuovamente interessanti. I materiali influenzano ogni aspetto della vita quotidiana, presentandosi tanto strumenti quanto risultato delle azioni dell’uomo; quando terminano il loro ciclo vitale vengono, però, abbandonati e diventano di colpo inutili e desueti.

I materiali hanno tuttavia delle proprietà fisiche che permangono, essendo insite e proprie della materia: sono queste che rinascono nelle mani dell’artista, che le modella, le plasma e le combina (ri)portandole alla luce. La materia, primordialmente manipolata per plasmare la realtà, ritrova nell’arte un’utilità perduta. La diversità degli apporti materici nelle opere proposte rispecchia il carattere multiforme dei materiali. Il pensiero aristotelico sottendeva la materia al mutamento e alla forma; la ricchezza di ogni materiale trova in questa concezione un valido supporto. La materia è forma in potenza, contiene nella sua essenza tutte le forme possibili dell’universo; ma lungi dall’essere un mero strumento, volto a reificarsi in seguito ad un processo,spesso la materia si presenta come forma a se stante, conclusa e al tempo stesso in attesa di ulteriori sviluppi ..

.. l’utilizzo dei materiali, la riscoperta del piacere tattile come forma di conoscenza, che si combina alle proprietà fisiche di carta, stoffe, resine, sabbie, polveri e molto altro ancora; la materia non è indeterminazione, ma è un corpo concreto, soggetto a forze esterne, con le quali instaura dei rapporti e attiva delle reazioni.E’ una presenza tangibile, che può mostrarsi nel suo aspetto più puro ed incontaminato, può vestirsi di nuovi colori, ovvero nascondersi, celarsi tra i componenti dell’opera e diventare da concreta ad impalpabile, pur mantenendo la sua fisica presenza.

La materia è un oggetto - soggetto che muove ed è mossa, che crea ed è creata e vive nuove esistenze per ogni contesto in cui la si colloca e interagisce con ciò che entra in contatto con essa.In questo vedo un nesso con la realtà che trascende, da cui è ben difficile prescindere e quasi impossibile non restarne positivamente influenzati.

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13.2.09

Memoria Anna Politkovskaija Milano

Annaviva è un'associazione che da lustro alla qualità della linfa sociale, che senza la verità dei fatti va in crisi respiratoria .. i veri Giornalisti sono persone forti della loro etica e pulizia interiore ed ovviamente dotati di facilità di comunicazione. Non sono ( siamo ? ) santi, pur essendo fanti .. ed in tanti .. ma pochi a raccontarla giusta purtroppo!

Anna Politkovskaija era una donna coraggiosa .. scriveva cose scomode e lo faceva bene; stimata da molti e odiata da altri .. a tal punto da assassinarla.


Non ho mai avuto il piacere di conoscerla ma la seguivo a distanza e quando le hanno reciso la Vita, ho capito. E ho pubblicato il mio primo post su di lei - clicca qui cui ne sono seguiti altri clicca qui , ma ne ho parlato anche successivamente.

Poi ho iniziato a cercare meglio le sue tracce .. pubblicazioni, articoli e quant'altro .. infine qui in Rete, sono entrato in contatto con uno dei nomi che Google e Yahoo, che sono i motori di ricerca più potenti del mondo, mi facevano trovare più spesso .. un collega giornalista e scrittore : il dr Andrea Riscassi della Rai ( con me nella foto qui sopra ) .. lavora a Milano e ha recentemente dato alle stampe un libro che consiglio caldamente di leggere : " Bandiera arancione la trionferà " in cui descrive egregiamente la situazione dello scacchiere est europeo che conosco pure io, anche se non altrettanto bene. Il mio secondo libro " Con Sgarbi nei Balcani " infatti, parla di tematiche simili in una zona limitrofa.

Le bandiere arancioni, simbolo di una fresca ventata di novità sganciata dall'ideologia totalitarista, oggi sventolano libere in tanti angoli dello spazio ex sovietico ed hanno cambiato il panorama politico di molte di quelle nazioni in cui la democrazia, in special modo dopo la caduta del muro di Berlino, non è mai stata reale ma solo di facciata. Ma il loro costo è stato troppo alto. Le rivoluzioni liberali a quelle latitudini sono in evoluzione ma purtroppo ci sono da fare ancora parecchi giri di boa. Anna Politkoskaja era un faro nel mare agitato ed insidiosissimo di Gulag e dintorni. Polonio, Ucraina, Mosca, il tetrarca Vladimir Putin e le proteste giovanili, sono il leit motiv di questa interessante pubblicazione per i tipi di Melampo Editore.

Sere fa mi hanno invitato a Milano, al Teatro Auditorium San Fedele in Via Hoepli 3 per la rappresentazione teatrale " Le donne restano " sul terrosismo, le vittime di Beslan ed in generale sul vuoto di valori e sulla crudeltà della guerra .. dall'incontro fra Troiane di Euripide e la cronaca recente della guerra in Cecenia, raccontata nei libri della Politkovslaija. Quindi un viaggio attraverso le figure archetipe di Cassandra, Ecuba e Andromaca, che saupera il mito e lo rende attuale. Dalla tragedia classica, alla scena rappresentata, quello che avviene è un trapasso e uno scambio, che trova un nucleo comune nel mistero del dolore.

" La guerra di Troia. Dopo un incendio, la città ha bisogno di silenzio. Dimenticate Achille. Dimenticate Ettore. I loro lunghi duelli. All'alba non restano uomini in città. Restano le donne...".

"Le donne restano. Mosca, Grozny, Beslan" è uno studio su "Le Troiane" di Euripide. Per raccontare il dramma delle donne cecene, che dal '94 subiscono gli effetti della guerriglia separatista con le truppe russe.
Il dramma nasce dall'incontro delle loro voci, raccolte nei libri della giornalista russa Anna Politkovskaija, con la tragedia greca. Senza alcuna forzatura storie vere e contemporanee prendono il posto di quelle antiche. Le une spinte dalla necessità antropologica e sociale sottesa nel mito, le altre portando la forza e la necessità di denuncia del loro essere attuali.

Lo spettacolo, che ha debuttato al Crt teatro dell'Arte durante la Festa del Teatro 2008, torna in scena a grande richiesta per una serata di beneficenza. In questi giorni l'assassinio dell'avvocato Stanislav Markelov e della giornalista Anna Boburova ha rinnovato la necessità di dare il giusto rilievo ad una situazione allarmante sul fronte della legalità e della libertà di stampa in Russia.

Nella Fotogalleria Vi ho lasciato gli scatti più rappresentativi, ma spero che vogliate approfondire la tematica e all'uopo, ecco il contatto principali attraverso cui, sarà possibile consolidare la rete di informazione : http://www.annaviva.com/

Ma da talent scout, non voglio perdere l'occasione di segnalare la bravura degli attori Stefano Guerriero, Libero Stelluti, Riccardo Rigamonti, Vielga Romagnesi, Miriam Giudice, tra cui spiccano ( senza nulla togliere agli altri ) Piera Mungiguerra che è pure la regista e Antonio Fesce .
Autori: Stefano Caneva, Luca Franzoni, Piera Mungiguerra ; Scenografia:
Davide Weber ; Musiche: Federico Salerno

C'è bisogno di allargare il proprio orizzonte e approfondire la conoscenza della coscenza universale .. manca il passaggio da passivi spettatori della scena di questo mondo che passa, per dirla con San Paolo , a protagonisti attivi del notro tempo e destino comune in un ottica di pace che non può esistere senza il fermento della fratellanza civile, solidale e condivisa .. c'è bisogno anche dei Vs pareri, commenti ed opinioni .. e magari del passaparola.

Paolo

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3.2.09

Eluana Englaro viva

Eluana Englaro forse vuole continuare a vivere .. le suore che fino a ieri l'hanno accudita con amore, dicono che lei da segnali di vita diversi da quelli che dice il padre .. che la vuole invece far morire.

Ma di che morte la sta condannando a morire ?

Il padre snaturato di Eluana, sta condannando sua figlia a morire di una morte orribile, crudele e spietata .. è come se ci chiudessero in una stanza, impotenti ed impossibilitati di una qualsiasi reazione e ci lasciassero lì a morire di fame e sete !!

Questo stanno facendo a quella povera, inerme ed indifesa creatura .. l'hanno condannata a morte senza appello, il suo papà e la fredda e cinica burocrazia che ha il volto anonimo di gente senza cuore ..


" Se c’è chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva ". Il giorno dopo la sentenza della Cassazione, le suore della clinica Beato Luigi Talamoni di Lecco,avevano lanciato un appello perché la donna, in coma vegetativo dal 1992, vengisse lasciata presso la loro struttura. " Non chiediamo nulla in cambio - si legge in una nota delle religiose - se non il silenzio e la libertà di amare e donarci a chi è debole, piccolo e povero .. noi vorremmo continuare a servire la sua Vita e quella di tutti i nostri pazienti. L’amore e la dedizione per Eluana e per tutti coloro che si affidano alle nostre cure ci portano ad invocare il Signore Gesù affinché la speranza prevalga anche in questa ora difficile, in cui sperare sembra impossibile. La nostra speranza infatti e di tanti con noi, è che non si procuri la morte per fame e sete ad Eluana e a chi è nelle sue condizioni. Per questo, ancora una volta, affermiamo la nostra disponibilità a continuare a servire, oggi e in futuro, Eluana " .

Del resto Eluana Englaro è una persona viva; non dipende da nessuna macchina, né riceve cure straordinarie. Ha solo necessità di alcuni aiuti per alimentarsi ed essere accudita. Ne hanno dato testimonianza amorevole, da ormai quattordici anni, le Suore Misericordine ed il personale sanitario della Clinica Talamoni di Lecco.

Qualche volta muove gli occhi, soprattutto se le parla suor Rosangela, confida suor Albina: " non si riesce a capire se comprende, ma io penso di sì, anche se clinicamente dicono di no ".

C'è una rete di relazioni intessuta di affetto inorno a lei .. non è abbandonata. Spesso ad accompagnarla in giardino sulla carrozzina sono i genitori. Regolarmente vengono a farle visita due sue amiche,racconta suor Albina ..da 16 anni, dopo l'incidente del 18 gennaio 1992. Suor Albina Corti dice: " Per noi è una persona normale e come tale, viene trattata. È alimentata con il sondino naso-gastrico durante la notte ed è in buone condizioni di salute. Fisiologicamente ha tutte le funzioni sane. È una ragazza bellissima.Dopo la sentenza del tribunale il padre potrà ora chiedere la sospensione dell'alimentazione, aprendo le porte all'eutanasia .. vorremmo dirgli che se davvero la considera morta, di lasciarla qui da noi. Eluana è parte anche della nostra famiglia ".

Staccare il sondino che nutre e idrata allo scopo di provocare la morte secondo il desiderio presunto del paziente, può chiamarsi come si vuole ma è una vera e prorpia eutanasia .. anche quando non è assolutamente possibile ricostruire una volontà vera o presunta del malato. Ricordate la fine orribile di Terri Schiavo ?

Ma chi siamo noi per dare o togliere la Vita ad una creatura ? Che diritto abbiamo ?

E se invece si svegliasse, come è già accaduto in passato ad altre persone in situazioni simili alla sua ?


Se è vero, come voglio credere, che esiste un Dio increato, che ha creato la Vita su questo meraviglioso Pianeta, allora sarebbe giusto che Lo pregassimo tutti quanti affinchè Eluana, non sia cancellata arbitrariamente dal Libro della Vita che non muore.


Paolo

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