Palestra delle Idee

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29.1.08

Magdi Allam lettera appello

Ricevo e pubblico volentieri una lettera dell'amico e collega Magdi Allam, col quale da un po' di tempo a questa parte è iniziata una collaborazione spontanea .. la si può condividere come criticare .. io sono del parere che vada letta e accolta con rispetto aldilà delle proprie opinioni.

La mia è questa : a differenza di tante altre persone che vengono in Italia per delinquere, rubare, rapinare, uccidere, violentare, spacciare droga, sfruttare la prostituzione di povere ragazze ridotte in schiavitù e quant'altro .. nel caso di Magdi, ci troviamo di fronte ad un signore laureato che ha cercato la propria dimensione ed è riuscito, non senza difficoltà, a vivere una stagione di integrazione attiva e propositiva, fino .. ad essere uno di noi .. si sente italiano senza rinnegare le proprie radici .. molti di voi lo conoscono: è nato in Egitto, culla di civiltà e terra di fertili e fecondi princìpi, cultura e bellezze naturali .. le Sacre Scritture sono pregne di episodi che ancora oggi, a distanza di millenni, evocano una emozionante pulsione alla Vita che trascende .. testimoniata dai geroglifici, dalle piramidi e da una microgalassia di reperti archeologici unici al mondo.

Da alcuni anni, d'inverno vado a trascorrere vacanze lavoro in quella terra accogliente .. in quel mare cristallino ed ho imparato a conoscere meglio la sua storia e la sua gente, anche per questo pubblico volentieri questo post.

Un uomo del genere va rispettato, lo vedo più italiano di tanti altri italiani che mi fanno vergognare di essere tale, sia qui nel mio paese che quando vado all'estero. Penso che in alcuni passaggi si sia .. per così dire un po' troppo infervorato .. gli sia slittata un pochino la frizione .. forse alcuni toni in alcuni casi, sono andati oltre il limite che tanti, troppi benpensanti ( ? ) potrebbero vedere oltrepassato .. ma a tutti io rispondo che il limite vero lo hanno passato abbondantemente i soloni della politica, i califfi della casta, gli scrocconi di stato .. le rivoltanti sanguisughe delle segreterie dei partiti che hanno incancrenito i gangli dell'apparato statale .. i satrapi e le satrapie italiote di un italietta che vorremmo cancellare dalle cronache di questi anni !
Ma per questo non posso e non voglio esimermi dal rendere omaggio con tanto di cappello a tutti quei servitori dello Stato che per contro, in questi anni e sopratutto in questi mesi difficli hanno lavorato alacremente per il bene del paese .. onorevoli e senatori, amministratori, forze dell'ordine, semplici cittadini,studenti, casalinghe e quant'altro, che ci fanno ben sperare e a cui va il mio e spero anche il Vs Grazie.
Per chi ne volesse sapere di più di suggerisco di visitare il suo sito o cliccare qui.

Ecco quindi la sua lettera che pubblico integralmente, senza tagli nè censure :

Caro Paolo, ti invio volentieri il testo del mio Appello “Salviamo l’Italia”. Apprezzo la condivisione dei valori e del traguardo, del bene comune e dell’interesse nazionale dell’Italia. Ti sono grato per la tua disponibilità. Ti auguro successo nel tuo impegno etico e civile e ogni bene.

Magdi Allam

" Cari amici,è giunto il momento di mobilitarci per salvare l’Italia dai mercanti che hanno profanato il Tempio della politica, trasformandolo in un bordello dove coloro che dovrebbero rappresentare il popolo si vendono al miglior offerente, dove si svendono i valori e gli ideali in cambio di denaro e di potere. Nel giorno della caduta del governo Prodi, abbiamo assistito nell’aula del Senato a uno spettacolo incivile e ripugnante, con aggressioni verbali e fisiche, schiamazzi e urla. Ma tutto ciò è tutt’altro che una novità. Purtroppo è un tratto fisiologico di una classe politica che, oltre ad essere del tutto priva del senso dello Stato e della dignità nazionale, ha fatto venir meno il rispetto e l’onorabilità delle istituzioni che dovrebbero incarnare la volontà e le aspirazioni del popolo italiano.A conferma della continuità della classe politica italiana, vi invito a leggere questo brano del mio penultimo libro “Io amo l’Italia”:“Il 9 aprile 2006 ho deciso di non votare.

Ho rifiutato di legittimare un sistema elettorale che ha violato uno dei cardini della democrazia sostanziale, il rapporto fiduciario tra l’elettore e l’eletto, tra il popolo e i suoi rappresentanti in Parlamento. Possiamo veramente definire democrazia sostanziale quella in cui il leader del partito decide in partenza chi entrerà a far parte della Camera dei deputati e del Senato, mentre agli elettori non resta altro che avallare le sue decisioni votando a scatola chiusa? E’ democratico un Parlamento i cui membri vengono eletti semplicemente perché collocati ai primi posti delle liste, senza che agli elettori sia consentito di pronunciarsi sui loro nomi?

“Ho scritto io la legge elettorale, ma è una porcata”, ha confessato il ministro per le Riforme istituzionali Roberto Calderoli, “Una porcata fatta volutamente per mettere in difficoltà una destra e una sinistra che devono fare i conti con il popolo che vota”.La verità è che l’Italia è stata trasformata in un forziere da depredare e il popolo italiano in una cavia da manipolare per far prevalere gli interessi faziosi della destra e della sinistra. La destra ha modificato la legge elettorale quando ha avuto sentore che con la precedente sarebbe stata sicuramente sconfitta.

E la sinistra, ancor prima di vincere le elezioni, ha promesso che la cambierà. La destra ha emendato la Costituzione per favorire la devoluzione delle istituzioni, e la sinistra s’appresta a ripristinare il testo originale della “Bibbia civile”, come l’ha definita il presidente Ciampi. La destra ha varato nuove leggi di riforma del sistema giudiziario, del lavoro, del fisco, dell’istruzione e dell’informazione, e la sinistra intende annullarle integralmente. La destra ha assunto degli impegni internazionali al fianco degli Stati Uniti in Iraq, e la sinistra ha deciso di liquidarli. Berlusconi non ha riconosciuto la vittoria della sinistra, e Bertinotti l’ha dedicata “alle operaie e agli operai”.Non ho votato perché non voglio essere complice di questa classe politica. A che spettacolo avvilente e preoccupante si è assistito nella campagna elettorale!Credo che, quanto a dignità dell’Italia e a onorabilità di chi la rappresenta, abbiamo davvero toccato il fondo. Da un lato, gli esponenti dell’Unione hanno accusato Berlusconi e Forza Italia di essere collusi con la mafia, di fare gli interessi di Cosa Nostra, di avere tra i propri collaboratori dei malavitosi. Ammettendo, al tempo stesso, che in Italia la mafia è certamente presente nella gestione della politica e degli affari dello Stato.

Dall’altro, Berlusconi e la Casa delle Libertà hanno accusato gli esponenti dell’Unione di essere anti-democratici, istigatori degli squadristi, autocrati comunisti, responsabili di una “emergenza democratica” che mette a repentaglio la libertà e sta portando alla fuga di capitali all’estero.E’ tangibile la grave deriva dei valori, del senso dello Stato, dell’interesse della collettività, del bene della nazione. Il livello di faziosità e di spregio delle istituzioni ha superato ogni limite in chi dovrebbe avere la responsabilità di gestire, come governo e come opposizione, il paese.

Non è stata una campagna elettorale, ancorché accesa, tra partiti che hanno comunque a cuore l’Italia. E’ stata una campagna d’odio e di veleni tra mercanti della politica e politicanti di professione, che hanno trasformato il tempio della politica in un’arena dove regolare i conti a suon di colpi bassi, ingiurie e diffamazioni.

Questa classe politica è ormai del tutto delegittimata e non credibile. Sembra di assistere a un reality-show dove i politici non si confrontano civilmente per far trionfare chi ha meriti maggiori, ma sottostanno a una regia sensazionalista e provocatoria che si propone esclusivamente di catturare l’interesse dell’opinione pubblica, nel bene e nel male, a torto o a ragione.Le cronache elettorali ci consegnano un’Italia dove i politici infieriscono contro l’avversario con la deliberata intenzione di diffamarlo e screditarlo agli occhi dell’opinione pubblica, senza venire sfiorati dal dubbio di doversi scusare laddove abbiano ecceduto e sbagliato. Per contro gli stessi politici non si fanno scrupolo a prodigarsi in scuse con i violenti e i prepotenti che hanno inequivocabilmente torto o hanno palesemente violato le leggi internazionali, come ad esempio è avvenuto con la Libia di Gheddafi.

Dalla platea si ha la sensazione che, a secondo da dove vengono lanciate le invettive, l’Italia sia irrimediabilmente condannata a diventare una dittatura comunista o al contrario capitalista, in ogni caso sottomessa all’arbitrio di un tiranno sotto mentite spoglie, che pertanto deve essere smascherato, denunciato, bloccato, processato dai tribunali dell’inquisizione politica e messo alla gogna mediatica. Eppure nel medesimo spettacolo, tra un tempo e l’altro, gli stessi attori come d’incanto diventano fin troppo cortesi e riverenti con un tiranno vero che all’improvviso irrompe nella scena, urla e minaccia, distrugge il consolato italiano e saccheggia la chiesa cattolica a Bengazi, fa strage dei suoi stessi sicari, promettendo nuove violenze se gli italiani non si piegheranno alla sua volontà. (…)

Siamo in balia di una classe politica schiava di vecchie, logoranti e controproducenti logiche di potere, improntate al compromesso costi quel che costi, alla conservazione di status ereditati nel tempo e perpetuati nepotisticamente, alla miopia gestionale che limita il raggio d’azione a quel tanto che basta per il proprio tornaconto elettorale o comunque personale. La nostra Italia è avvelenata dalla cultura del buonismo, del “volemose bene”, del cerchiamo di andare d’accordo con tutti, dello stiamocene tranquilli nell’attesa che passi il peggio, della crescita parassitaria dei figli in seno alla famiglia sempiterna e dello Stato mammone, della ricerca ossessiva della pagliuzza negli occhi altrui senza vedere la trave conficcata nei propri occhi.

La nostra Italia non conosce, e forse non ha mai conosciuto, la cultura della responsabilità del singolo, l’etica della preminenza per meriti oggettivi, il senso dello Stato come bene comune, l’attaccamento all’interesse supremo della collettività. Noi italiani siamo ancora in attesa di un leader e di una classe politica che affrontino i problemi reali anziché eclissarli, che godano di una reale investitura da parte degli elettori, che basino il loro programma sulle cose concrete fatte e su quelle da fare, non sulla demonizzazione dell’avversario e, soprattutto, che innalzino il vessillo dei valori, dell’identità e della civiltà come traguardo da perseguire e attorno a cui raccogliere il consenso dei cittadini. (…)

La battaglia comune che ci attende, in Italia, in Occidente e nei paesi musulmani, è essenzialmente una battaglia di idee affinché trionfino valori in grado di cementare una comune civiltà dell’uomo. Sono i valori del primato della vita, della centralità dell’individuo, del rispetto dei diritti fondamentali della persona. Che cosa ci impedisce oggi in Italia di affermare i nostri valori e la nostra identità? E’ solo la nostra incapacità o mancanza di volontà a risultare credibili, a far applicare le leggi e a far rispettare le istituzioni. Dobbiamo biasimare soltanto noi stessi. (…)

Cari amici, come vedete non è cambiato sostanzialmente nulla. Possiamo gioire o meno per la fine del governo Prodi, ma sinceramente non me la sento di gioire per la prospettiva del ritorno al governo di Berlusconi. Non commettiamo l’errore di confondere la contesa politica con un derby di calcio, così come è sembrato dalle reazioni euforiche degli elettori del centro-destra. I problemi di fondo ci sono e riguardano l’insieme della classe politica italiana. Sono problemi che concernono essenzialmente la perdita dei valori e il tradimento dell’identità e dell’interesse nazionale.Ecco perché lancio l’appello “Salviamo l’Italia”. Eleviamo la nostra voce, sottoscrivendo questo appello, per dire "no" a questa cultura politica priva di valori e di ideali, "no" a questa classe politica che rinnega il senso dello Stato e non persegue il bene comune.

Fintantoché non riusciremo ad avviare un percorso di riforma della cultura politica in Italia non cambierà assolutamente nulla. E il cambiamento deve partire da noi stessi. Perché possiamo dire tutto e il contrario di tutto di questa classe politica, ma siamo a noi a eleggerla. Che piaccia o meno siamo tutti corresponsabili del degrado etico e dell’inefficienza della nostra classe politica. Cominciamo da noi stessi cambiando la nostra testa, acquisendo consapevolezza della realtà, radicando in noi dei valori sani e assumendoci la responsabilità di agire da protagonisti per riformare l’Italia.Facciamolo da subito, aderendo all’appello “Salviamo l’Italia”, proprio perché noi vogliamo costruire e non distruggere, non vogliamo nè sottometterci rassegnati all'arbitrio, alla faziosità e all'inciviltà, nè limitarci ad applaudire da gregari al "salvatore della patria" che raccoglie facili consensi tramite la denuncia e la demagogia. Cari amici, è giunta l’ora di assumerci la nostra responsabilità. Aderite al mio invito, cliccando sull’apposito link "Aderisci all'Appello Salviamo l'Italia" all’interno del sito www.magdiallam.it "

Come sempre sono graditi i Vs commenti, pareri, opinioni, contributi e riflessioni.

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27.1.08

La Nazione Dipinta Palazzo Te Mantova

La Nazione dipinta, storia di una famiglia tra Mazzini e Garibaldi - Mantova, Fruttiere di Palazzo Te

Si è conclusa giorni fa in uno dei più importanti gioielli mantovani,una delle mostre più interessanti relative alla storia d'Italia, visitata da decine e decine di migliaia di persone giunte anche dall'estero. Foto Gallery

L'arte pittorica in questo caso funge da interfaccia,viene a fornire una cronaca quasi giornalistica di uno spaccato storico decisivo per l'unità dello Stivale .. i quadri come documenti, fotografie di un'epoca .. poesia dei sentimenti intrecciati con la politica; situazioni romantiche, di altri tempi, evocate da dipinti di una bellezza intramontabile che le attualizza .. capolavori di inestimabile valore dei più importanti protagonisti della pittura del XIX secolo, del calibro di Francesco Hayez, Domenico e Girolamo Induno, meglio conosciuti come i pittori-soldati, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Pellizza da Volpedo. Per l'elenco completo delle opere e degli autori clicca qui .

Un percorso espositivo composto da 80 opere tra dipinti, sculture, fotografie, documenti e libri .. i grandi temi della formazione della nazione: l’intreccio tra amor di patria e amore romantico, le passioni del Quarantotto, le cospirazioni mazziniane, la partecipazione delle donne tra patriottismo ed emancipazionismo, l’epopea garibaldina, la scienza positivista e la scoperta, dopo l’unità politica, di un’Italia reale di contadini poveri, di disadattati e a volte matti, di bambini analfabeti, sfruttati e purtroppo in molti casi abbandonati o comunque costretti ad arrangiarsi.

L'itinerario è stato così strutturato:

Amore e politica - La mostra si apre con la sconfitta della rivoluzione di metà secolo: la caduta delle speranze italiane è rappresentata dal capolavoro di Francesco Hayez, La Meditazione.

Un grande amore è quello che nasce a Genova nel 1857 tra Achille Sacchi e Elena Casati. La coppia, seguace delle idee mazziniane, educherà la numerosa prole ai valori patriottici e risorgimentali.

Il tema dell’intreccio tra amor romantico e amor di patria è illustrato in questa sezione da opere quali Triste Presentimento di Gerolamo Induno, Il richiamo di Garibaldi di Domenico Induno, Accampamento alle porte di Milano 1859 di Sebastiano De Albertis. Come si diventa patrioti: la rivoluzione del 1848 Sono soprattutto i giovani i protagonisti delle opere di questa sezione, prima negli scontri di strada e sulle barricate nelle città, poi come volontari nella guerra d’indipendenza.

Nei moti del 1848, a Milano come a Venezia, sono partecipi e attive anche le donne. Oltre alle opere degli Induno, testimoniano queste vicende un taccuino di Stefano Ussi con vari schizzi di giovani volontari e un ritratto di Volontario Toscano di Antonio Puccinelli.

Le cospirazioni mazziniane - La difesa di Roma nel 1849 costituisce per molti di questi giovani, compreso Achille Sacchi, la prova attraverso cui, di fronte alla sconfitta della guerra regia, prende corpo la prospettiva della guerra di popolo e della repubblica. Nonostante il disastro finale, che trova la sua rappresentazione in alcune tele, come La veduta di Porta San Pancrazio a Roma di Gerolamo Induno, dall’esperienza romana si dipana il filo delle iniziative insurrezionali mazziniane i cui principali protagonisti evocati nella mostra sono Felice Orsini, Pier Fortunato Calvi e, tra i mantovani, oltre a Sacchi, Giovanni Acerbi e Giovanni Chiassi.

Le donne mazziniane
- Gli ideali mazziniani vengono condivisi e sostenuti da molte donne che si impegnano nelle attività cospirative e insurrezionali: un passaggio cruciale del processo di emancipazione femminile in Italia. La donna viene sempre più raffigurata in interni borghesi intenta alla scrittura e alla lettura, contesti entro cui si inseriscono anche le esperienze più radicali di impegno politico. Le opere in mostra, dipinti come La lettera o Pittrice nell’atelier di Domenico Induno o ancora il Ritratto di Clara Maffei di Francesco Hayez, documentano questo processo di cambiamento culturale auspicato dallo stesso Mazzini nelle sue pagine.

Garibaldi - Il fallimento delle insurrezioni mazziniane degli anni Cinquanta avvicina una parte dei patrioti dello schieramento democratico al progetto di Cavour, che nel 1859 ha il suo sbocco nella guerra del Piemonte e della Francia contro l’Austria. Molti veterani del ’48 riprendono le armi, insieme a una nuova leva di giovani patrioti, nell’esercito piemontese, mentre altri si arruolano nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi. Tra questi i mantovani Sacchi, Chiassi e Ippolito Nievo, la cui partecipazione alla campagna del 1859 è immortalata nel grande dipinto Sbarco dei garibaldini a Sesto Calende 23 maggio 1859 di Eleuterio Pagliano. L’epopea garibaldina è documentata da altre opere di Domenico e Gerolamo Induno e di Angelo Trezzini. In rilievo di nuovo le donne come nel dipinto Il 26 aprile 1859 in Firenze di Odoardo Borrani: la patriota qui ritratta mentre cuce una bandiera tricolore rispecchia di qual natura fu allora la partecipazione femminile, sebbene non poche donne avrebbero aspirato a combattere e qualcuna riuscì nell’intento.

Democrazia, positivismo e questione sociale - La guerra del 1859, l’incontro di Teano e, dieci anni più tardi, l’ingresso dei bersaglieri a Roma decretano la sconfitta dei repubblicani, la cui opposizione al nuovo stato si manifesta in forme più o meno radicali. Mantova è nei decenni dopo l’unità uno dei centri del movimento democratico e repubblicano. Questo anche grazie all’opera di Sacchi: all’azione politica il patriota mantovano affianca ora, nella sua veste di medico e scienziato positivista, un’intensa attività a favore del progresso delle classi popolari.
I quadri di questa sezione - ad esempio Galileo e Viviani di Tito Lessi - rispecchiano da un lato i valori della cultura positivistica dominante in Italia; dall’altro illustrano alcuni aspetti rilevanti della questione sociale: la sanità, l’istruzione, l’emigrazione, il problema dei manicomi, in un’Italia contadina poverissima, dove occorreva portare a un livello minimo il livello di vita della maggioranza della popolazione.
Una risaia di Luigi Steffani, La raccolta dei bozzoli di Giovanni Segantini, Studio per il quadro con la Sala delle agitate di Telemaco Signorini, La vaccinazione di Demetrio Cosola, sono tra le opere che meglio illustrano la situazione del nostro Paese nel decennio dopo l’unità.

Patria, scienza ed educazione - In questa sezione lettere, libri, documenti testimoniano la vicenda umana di Achille e Elena Sacchi, che ritengono la diffusione della scienza e della cultura una delle chiavi del progresso e si dedicano all’educazione dei figli secondo questi principi, impegnandosi per la diffusione dell’istruzione pubblica.
La straordinaria tela di Giuseppe De Nigris, Impressioni di un quadro, testimonia, insieme a La lezione della nonna di Silvestro Lega e ad altre opere di Angelo Trezzini e Gioacchino Toma, il ruolo di primo piano che, accanto alla scienza, ha, nell’ideale educativo di genitori come i Sacchi, il sentimento patriottico.

Emancipazionismo - Altro valore imprescindibile è per i Sacchi l’uguaglianza tra i sessi: ciò porterà alla appassionata adesione delle figlie Beatrice e Ada al movimento emancipazionista femminile, documentato nella sezione finale della mostra. Parificazione politica, ma anche promozione economica e sociale delle donne. Valori insiti nel movimento socialista di cui Mantova sarà, a cavallo tra Otto e Novecento, uno dei centri più importanti. La mostra si chiude dunque con alcuni bozzetti del capolavoro di Pellizza da Volpedo , Il Quarto Stato e con uno sguardo sulla città con le tele di Domenico Pesenti e Vindizio Nodari Pesenti.

Una importante occasione per ammirare le opere non solo del più importante esponente del romanticismo storico Francesco Hayez ma anche di altri importanti artisti del periodo più emblematico della storia recente del nostro paese.Questa mostra è stato un omaggio agli artisti più meritevoli dell’800 che hanno dipinto nelle loro tele la nostra nazione e i cambiamenti significativi di quell’epoca.

L’esposizione fa parte di una serie di manifestazioni coordinate dal Comitato per le celebrazioni del secondo centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, iniziativa voluta dal Ministero per i Beni Culturali e patrocinata dal Presidente della Repubblica. E’ stata organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e promossa dal Comune di Mantova, Museo della Città di Palazzo San Sebastiano, Istituto mantovano di storia contemporanea, Banca Agricola Mantovana e Fondazione Banca Agricola Mantovana, con il patrocinio della Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e dell’Archivio di Stato di Mantova.

Paolo

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19.1.08

Ratzinger La Sapienza e l'ignoranza dell'intellighenzia

Joseph Alois Ratzinger è un essere umano come tutti noi e come tutti noi ha il diritto di esprimere opinioni e pareri. All' uNIVERSITA' dell ' in - SAPIENZA lo avevano cortesemente invitato ad argomentare su questioni di stretta ed anche - purtroppo - drammatica attualità.

Vi segnalo volentieri 1 dei Blog più esaustivi al proposito ed una mia personale Foto Gallery con alcuni articoli della Voce di Mantova .

E pensare che lui aveva preparato infatti con la solita certosina competenza ed onestà intellettuale, una dettagliata relazione .. è uno degli uomini più colti del pianeta, insigne professore, fine intellettuale, abituato da decenni a partecipare come ambìto e corteggiato relatore, a conferenze internazionali,convegni e quant'altro, ma anche solito a documentarsi scrupolosamente sui temi da sviluppare prima di esporli ..

.. inoltre c'è da tener presente che il pontefice ha una vastissima e profonda preparazione non solo letteraria, forgiata da lunghi anni di studi ma è pure incline in modo del tutto spontaneo e naturale, alla conoscenza degli aspetti più cruciali della sfera esistenziale: è un esploratore dell'anima e la scelta del sacerdozio è stata il coronamento di una volontà di aprtura e dono agli altri , oltre che a Dio ..

.. e gli altri li ha incontrati nella sua terra e viaggiando in lungo ed in largo per il mondo; anche per questo ben conosce la poliedricità del dramma umano, ma anche della gioia di vivere coscienti della libertà e responsabilità di essere protagonisti del proprio destino e amati da un Dio che ci sorride benevolo e simpatico .. misericordioso piuttosto che collerico.

Non sarebbe andato a fare una lezione di Teologia Dogmatica .. non sarebbe salito in cattedra per pontificare sul sesso degli angeli o a dibattere su questioni di lana caprina .. aveva cose interessanti da dire, aveva riflessioni da proporre, aveva qualche risposta da suggerire ed altrettanti pensieri da condividere .. avrebbe voluto incontrare altra gente e confrontarsi con essa, ben conscio del fatto che ci sarebbero state eventuali polemiche ..

.. ma quando si è trattato di dover scegliere tra quella che sarebbe stata - falsamente a mio avviso - una specie di imposizione della " ingombrante " ( .. ? .. ) ingerenza del Vaticano nell'enclave del presunto, permalosissimo e quanto mai meschino sANTUARIO della libertà laica, svenduta e pretestuosamente imbellettata in nome della vERITA' ( o presunta, mooooolto presunta tale ) scientifica al nOBILE servizio dell'università .. allora ha saggiamente fatto un passo indietro e subito dopo è passato oltre a mo' del suggerimento che Gesù diede ai suoi discepoli - vedi Matteo 10, 11 e l' editoriale del teologo mantovano don Marco Belladelli, pubblicato sulla Voce di Mantova che in questi giorni, al pari di tutti i quotidiani nazionali, ha dedicato ampio spazio alla querelle, nella Rubrica Libertà di Parola - Lettere al Direttore, cui ho partecipato anch'io - vedi scansione più sotto.

Ha lasciato che gente meschina si crogiolasse in meschine, trite e ritrite tiritere ideologiche, militanti nostalgici di un '68 penoso, sopravvalutato e mai descritto per quello che è realmente stato: una fiammata indistinta di millantata LIBERTA' .. LIBERTA' di dar vita alle Brigate Rosse, LIBERTA' di uccidere i bambini, indifesi nel grembo delle loro madri ( snaturate dico io, e poi ditemi pure quello che volete ) , libertà di fare le ammucchiate, uomini con donne, donne con donne e uomini con uomini .. in una pantagruelica ammucchiata ..

.. adesso con i pankabestia, che piacciono tanto a Messer Mortadella, ci scapperà pure qualche animale .. libertà di usare ed abusare droga,alcol, paradisi artificiali figli illegittimi di una flebile LIBERTA' artificiale .. l'utero è mio e me lo gestisco io diceva 1 slogan tanto in voga tra le femministe .. femministe adesso dove siete finite ?
Il vostro silenzio è assordante, perchè non fate le vostre penose pantomime per difendere le donne musulmane schiavizzate e sottomesse a padri e mariti padroni ..?

I cosidetti paladini ( ? ) del libero pensiero laico, hanno dimostrato una volta di più, di essere prigionieri del filo spinato mentale, del fanatico integralismo intollerante ideologico che in nome di una solo ipotizzata libertà di pensiero, in realtà è miseramente e puerilmente vittima del proprio narcisista limite raziocinante .. i tre quarti della stampa internazionale non capisce il motivo di questa clamorosa toppata - autogol, dei cosidetti liberi pensatori indigeni .. una magra figura mondiale che loro ovviamente non ammetteranno mai .. tentano di ostentare in modo ben poco convincente del resto, un canto di vittoria, anche se a me più che altro sembra un mesto canto del cigno.

E qui mi fermo perchè poi l'elenco è troppo lungo e squallido. I pedofili sono il frutto della LIBERTA' di godere tutto il godibile, senza scrupoli, rimorsi nè freni inibitori .. ma la vera Libertà è un altra .. cosa ci hanno portato le sirene della psudo intellighenzia sessantottina ?

Le sirene della polizia, il flagello dell'Aids, metropoli in declino, famiglie allo sbando, giovani dal futuro incerto, un Europa in crisi di valori, sanza guide sicure, oneste ed autorevoli .. il dio mercato .. il moloc della globalizzazione del profitto .. il pianeta ammalato dai veleni .. migrazioni selvagge, nuove schiavitù, sfruttamento crudele e vastissimo della prostituzione con relative piaghe sociali, nuove mafie, clandestini e nuove povertà .. figli che ammazzano i genitori, genitori che tagliano la gola ai propri figli .. ci mancava solo lo sputtanamento mondiale dell'inverecondo immondezzaio campano .. !

Quando l'uomo non è capace o meglio non vuole gestire i propri istinti, fa questo ed altro, la differenza con l'animale è annullata.

Oggi troppa gente vuole continuare a fare i propri sporchi interessi, costi quel che costi .. a qualsiasi prezzo. Troppi soldi e troppo potere in ballo e nelle mani di pochi.
Ecco perchè il cristianesimo sta purtroppo vivendo una stagione di nuove persecuzioni .. troppa gente non vuole sentire voci diverse, voci ferme di denuncia e testimonianze vere e tangibili di un possibile modo di vivere Umano, scevro di ingiustizie sociali.

La voce del Papa è anche la Voce del Vangelo e se solo volessimo, perchè volere è potere .. se solo volessimo davvero cercare di mettere in pratica quello che ci suggerisce .. allora vivremmo in un mondo migliore.

Lo ripeteva spesso anche il Mahatma Gandi .. diceva anche che uno dei motivi per i quali il cristianesimo non era ancora riuscito a diffondersi consensualmente in tutto il mondo, era non tanto perchè dicesse cose sbagliate o proponesse modelli sociali improponibili .. secondo lui il vero problema era ( e sono tutt'ora ) alcuni cristiani o presunti o cosidetti tali ..

.. sia chiaro, con questo non voglio ergermi a stinco di santo, ben conoscendo la debolezza umana ed altrettando la Misericordia Divina .. ma penso a quei religiosi che si sono macchiati di violenze ed abusi sessuali .. eccetera.

Perlomeno riflettiamo su quella che secondo me è la frase più bella, giusta e Vera, che sia mai stata scritta e guarda caso è scritta nel Nuovo Testamento :

" .. la libertà vi fara Liberi .. " Giovanni capitolo 8, versetto 31.


Paolo

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14.1.08

Medjugorje Jakov Santuario S Luigi Gonzaga

Il messaggio di pace e speranza della Regina della Pace di Medjugorje, ha calamitato oltre 500 persone giunte da tutta la Lombardia e anche da regioni limitrofe che hanno stipato all'inverosimile il santuario dedicato a San Luigi Gonzaga in occasione della veglia di preghiera e intercessione alla Madonna,per invocare sul mondo intero un anno di misericordia e rinnovamento spirituale,alla luce delle crisi internazionali e dell'appiattimento dei valori etici,religiosi e morali,insidiati dal relativismo e ateismo ideologico. Foto Gallery

La straordinaria partecipazione di Jakov Kolo, 37 anni,uno dei veggenti di Medjugorje,ha portato una ventata di Luce,testimoniata da una eccezionale esperienza iniziata nel paesino della Bosnia Erzegovina nel Giugno del 1981 quando aveva solo 10 anni . Nessun divismo nè voglia di apparire, solo fatti,tra cui la certificazione da parte della Comunità Scientifica Internazionale, di sincerità di intenti e salute mentale,cioè son tutti sani di mente e non mentono quando raccontano i loro dialoghi con la Vergine Maria, che lo ha preso per mano e accompagnato in tutti questi anni in uno straordinario cammino di fede vissuta.

Mai nella storia delle apparizioni mariane,i veggenti sono stati studiati ed analizzati in modo così esteso ed esaustivo,come ricorda spesso anche Padre Livio, fondatore di Radio Maria.

Padre Italo,rettore del santuario non aveva mai visto una partecipazione così massiccia ed entusiasta;don Davide Banzato della Comunità Nuovi Orizzonti, fondata nel 1991 da Chiara Amirante, ha raccontato la sua conversione;la signora Ilva Bossini e Giuliano Pistoni,organizzatori della veglia ringraziano i padri dehoniani ed i volontari che hanno animato la festosa celebrazione eucaristica.
Ho conosciuto il " piccolo " Jakov una delle prime volte che sono andato a Medjugorje, alla fine degli anno '80, ma ero con altri pellegrini e lui ci aveva ricevuti tutti insieme .. poi ci son tornato tante altre volte e ogni volta è stata un'esperienza indimenticabile, pubblico al proposito a fine post, alcune foto di quei pellegrinaggi.

Ho avuto modo di conoscerlo meglio alcuni anni dopo tramite un caro amico di famiglia, Giuliano Pistoni e qui si intreccianto tante storie, uno strano e direi provvidenziale crocevia di vite parallele .. in quegli anni era scoppiata la guerra in Bosnia ed il macellaio dei balcani Slobodan Milosevic aveva già alle spalle una lunga scia di sangue e nefandezze.

Da tempo ero attivo nel volontariato internazionale ed avevo iniziato a fare alcune missioni in quelle zone, grazie al fatto che le conoscevo in parte grazie ai viaggi a Medjugorje. Ad un certo punto il conflitto lambì Mostar e dintorni, fino ad arrivare alle porte del paesino delle apparizioni.

Ho fotografato la Curia di Mostar, ridotta a sembrare un pezzo di gruviera ed intervistato il rettore della cattedrale francescana,completamente rasa al suolo .. tranne l'altare maggiore, miracolosamente intatto .. Nel mio sito ci sono alcuni reportage e foto gallery di alcune di quelle missioni umanitarie.

Come ha raccontato l'altra sera Jakov, il regime comunista,aveva fatto tabula rasa ( o meglio ci aveva provato ) della fede e delle sue manifestazioni, figuriamoci se avrebbe potuto tollerare addirittura la Madonna ..!

In uno degli articoli che ho scritto in quegli anni, sulla Voce di Mantova, raccontai come l'esercito non invase Medjugorje e fece un improvviso ed inaspettato dietro front: avevano ricevuto l'ordine di occupare il paese ed arrestare i veggenti, il parroco Padre Jozo ed altri religiosi ed animatori della parrocchia .. non era ancora giorno ed in gran segreto avevano ormai circondato Medjugorje e bloccato tutti gli accessi e le vie di fuga .. stavano per procedere quando all'improvviso si alzò un vento violentissimo, gelido e tagliente, sempre più impetuoso che li costrinse alla ritirata.

Fu un evento impressionante, testimoniato e documentato da parecchi testimoni.Nei giorni successivi si vennero a sapere anche i risvolti ed i retroscena militari del mancato bliz. Alcuni di quei soldati, poi convertitisi, hanno raccontato che li assalì un terrore viscerale in quanto venne loro il dubbio che quel vento fosse un segno del Cielo ed un presagio di sventura se avessero messo in atto il piano di occupazione.

Altri fatti inspiegabili hanno caratterizzato quel travagliato periodo, tra cui il reiterato tentativo di bomardare la chiesa di Medjugorje .. ma ogni volta che i Mig 21 dell'aviazione militare, si apprestavano a sorvolare quella zona, gli si oscuravano i radar e gli strumenti di rilevazione elettronica; quelle poche bombe che sono riusciti a sganciare, non sono mai esplose ed una di esse è finita su un fienile .. mi confermò alcuni di questi episodi Vicka Ivaovic, con la quale avevo da tempo, un sincero legame di amicizia e che spesso mi ha ospitato a casa sua, vedi foto qui a fianco.

In quel periodo Jakov venne a rifugiarsi in Italia per prudenza e lo ospitò per parecchi mesi, appunto il suo amico Giuliano Pistoni che fu per lui una rassicurante figura paterna ..

La presenza del veggente ad Asola era stata segnalata ed autorizzata dalle autorità competenti , sia civili che religiose .. in quei lunghi mesi lontano da casa, il veggente continuò ad avere le apparizioni tutti i giorni, alle 17,40, ma in privato siccome si era stato fatto di tutto per non sucitare clamore e sensazionalismo .. lo incontrai in un paio di occasioni, tramite Giuliano e scrissi un articolo per La Voce di Mantova .. ma Jakov in quel periodo incontrò una brava ragazza del paese .. Annalisa, che dopo un po' di anni diventò sua moglie e la madre dei suoi tre bambini ..

.. ma qui si sta facendo tardi ed il post, troppo lungo .. forse è meglio se Vi finisco di raccontare quei fatti un altra volta ..

Paolo

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10.1.08

Brindisi Anno Nuovo Colori e Profumi in Galleria

Abbiamo festeggiato l'arrivo del Nuovo Anno 2008, con un bel brindisi, allegria, fiducia, speranza e tanta poesia .. Foto Gallery e Locandina

.. abbiamo ringraziato il Cielo per l'anno appena trascorso e gettato uno sguardo di speranza nel futuro .. ma coi piedi per terra, cioè nel presente, un presente fatto di tanti amici artisti e non ..

Edi Ravanini la conosco da quando eravamo bambini, al quartiere Due Pini di Mantova .. poi la vita è andata per il suo corso e ci siamo ritrovati alcuni anni fa: lei aveva da tempo un bel negozio di profumi in centro, sotto la Galleria Ferri ed ebbe la bella idea di aprirlo all'arte delle donne ..

.. siccome aveva tante amiche pittrici ed essendo appassionata di arte e letteratura, ha trasformato Colori & Profumi in Galleria, in un elegante salotto creativo ma con una attenzione particolare all'altra metà del cielo.

Quando decisi 2 anni fa, di presentare Eterna Calamita da lei, fu un successo. Foto Gallery

Recentemente Edi ha pubblicato un sito molto interessante, su cui, cliccando qui, si possono vedere le varie foto gallerie dei vari eventi culturali che ha organizzato ed ospitato in questi anni.

Questo 31 Dicembre - al pari dell'anno scorso : Foto Gallery abbiamo salutato l'anno nuovo col flauto di Karsten Braghittoni, un racconto di Carolina Giorgi, scrittrice e giornalista della Cronaca di Mantova, settimanale d'informazione diretto dal mio amico Werter Gorni, alcune belle poesie di Gianna Pinotti, Franca Goldoni, Clara Tancredi Giovannini, Natascia Grazioli ..

.. mentre Edi ha recitato alcune poesie di Vladimiro Bertazzoni, un altro grande amico di famiglia , che è stato pure sindaco di Mantova alcuni anni fa ed il professor Gianfranco Mortoni, famoso poeta dialettale che, unico al mondo ha tradotto in vernacolo la Divina Commedia, ha declamato alcune simpatiche poesie in dialetto mantovano.

Io ho letto la poesia: " Il Cuore di un Padre " , dedicata all'amico Alessandro Gennari, scrittore recentemente scomparso ..

.. ed una poesia che ho elaborato sulla base di un pensiero di un altra cara amica d'infanzia che recentemente è diventata mamma .. si chiama Roberta, che saluto e con lei, tutte le mamme del mondo .. generano la vita che fluisce nella Vita che non muore e meritano tanto bene e tutta la stima del Blog e dei suoi affezzionati cui dedico appunto la poesia in questione :


Il Tempo

Il tempo passa
ma i valori,

quelli veri
restano per l' Eternità

nell'anima di chi
ne vuole conservare il ricordo

comunque vada la vita ..
la Vita che non muore.


Paolo

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5.1.08

Napoli Emergenza Rifiuti Cronica Irreversibile


Non so spiegarmi come mai a Napoli ci siano rifiuti dappertutto ..
sono davvero stupito, ma che strano .. con tutti i miliardi ciucciati, di vecchie lire prima e di € adesso, sono ancora li con le spazzature sotto casa .!!

Eppure hanno i migliori amministratori del Pianeta : Totò Bassolino e Rosetta Jervolino .. ce li invidiano in tutto il mondo e i cinesi stanno da anni cercando invano di clonarli; e pensare che noi egoisti razzisti e nordisti della Valle Padana, abbiamo sborsato, o meglio ci hanno rapinato fior di soldini x cercare di dare un aiuto a tutta quella brava gente.

Infatti i signori della camorra e conniventi e portaborse vari, sono ancora lì che ridono alla faccia nostra, con le loro belle ville pulite ed i loro lerci e luridi affari schifosi ..! Io sono anni ormai che lo dico e lo scrivo, che ( purtroppo ) quella è una metastasi sociale irreversibile !! Ma quando mai ce ne verranno fuori ????

Adesso, mai come prima, sono nello sterco fino al collo e al Colle c'è proprio un .. Napolitano !!!!!

Ma dobbiamo andare la noi a spalargli via le tonnellate di rifiuti non smaltiti ?

Bella figura facciamo in giro x il mondo .. i turisti ( quei pochi rimasti ) si fanno fotografare davanti ai cumuli di spazzatura; sul Web impazzano i video di cassonetti incendiati.
Ma certo che sono dei bei geni, Campioni Mondiali d' Intelliganza : non ne hanno abbastanza di vivere circondati dal pattume e qundi, furbi come sono han pensato bene che la cosa migliore da fare per peggiorare la situazione, è incendiare i cumuli ed i cassonetti, così non si fanno mancare niente .. tanta bella diossina x la gioia di grandi e piccini.

Per l'ultimo dell'anno hanno fatto una bella carneficina ed ora continuano coi botti .. dei cassonetti .. complimentoni .. bella gente davvero, c'è da essere orgogliosi di essere italiani.

Hanno eletto il duo del letame .. e se lo tengano e si tengano i risultati del loro voto ..

Ma ve lo immaginate, cari lettori del Blog se succedesse a Milano un liquame sociale del genere ..? Come minimo, tutti i giorni andremmo a depositare i sacchetti dell'immondizia davanti a casa della Moratti e di Formigon de Formigoni .. faremmo il tiro allo sterco ogni volta che passano per andare in ufficio .. sarebbero costretti a girare invece che con la scorta, con le autoblindo anfibie .. invece miss Jervo e mr Totò ù fùrbo, girano intonsi e riveriti ..!

Con tutto il rispetto della brava gente che vive lì e dei meridionali che onorano lo stato e la società civile ,mi chiedo come mai queste cose non succedono in Lombardia ? Voglio dire che in tutto il mondo esiste il problema delle discariche e solo lì succedono queste assurdità .. ci sarà pure un motivo .. o no ?

Il mio amico Beppe Grillo direbbe : " ma vàffan . . . o " .. io invece con il mitico Giorgio Forattini, dico qualcos'altro ai responsabili di tutto quello schifo ..


Paolo

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